Rubare le anime. Il diario del rapimento di Anna del Monte, ebrea romana
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Come si difende il diritto alla libertą di fede e alla propria identitą contro i tentativi di conversione forzata? Anna del Monte, giovane ebrea romana appartenente a una ricca e colta famiglia del Ghetto, strappata ai genitori e rinchiusa a forza a metą Settecento nella Casa dei catecumeni per indurla a convertirsi, ha lasciato una straordinaria e rara testimonianza della sua esperienza drammatica e della fiera opposizione ai tentativi di farle accettare il battesimo e di "rubarle l'anima". Astuzia, cultura, capacitą di rispondere anche sul piano dottrinale agli argomenti che dovevano intaccarne la fede, rivendicazione instancabile della propria identitą ebraica e perfino coraggio fisico sono le risorse messe in campo dalla giovane per riuscire a resistere e a ritornare libera alla famiglia e alla sua comunitą. Storia individuale di una donna fuori del comune, il suo diario della prigionia rivela anche uno squarcio drammatico della lunga e difficile storia dei rapporti tra ebrei e cristiani, narrando con grande potenza stilistica una vicenda di sopraffazione della coscienza e della libertą personale che tuttavia porta fino a noi il messaggio positivo della forza della ragione e della possibile reciproca, rispettosa, acccttazione. Esso si rivela dunque di impressionante attualitą nel richiamare alla riflessione i temi della libertą di espressione e del rispetto dei diritti umani, ivi compresa la scelta religiosa altrui.
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