Trieste, primi anni del terzo millennio. In una gelida notte di Bora scura, un uomo viene trovato morto fuori dallo stadio. Si tratta di uno dei capi Ultras della Curva, precipitato dall'alto della rampa d'accesso all'impianto. Sul posto viene inviato inaspettatamente un ispettore di polizia da poco trasferito a Trieste, una città in cui non avrebbe mai voluto ritornare poiché proprio lì, tanti anni prima, si era infranto il sogno sportivo della sua vita. Quello che per tutti è stato letto come un banale e drammatico incidente, per lui rappresenta qualcosa di intricato, di poco chiaro. L'insistenza dei suoi superiori nel voler chiudere rapidamente il caso alimenta i suoi dubbi, spingendolo a continuare a indagare riservatamente. Deve così ritornare nel mondo che aveva amato, trovandolo profondamente cambiato, dominato da personaggi con interessi tutt'altro che sportivi e con gli Ultras che non sono più soltanto tifosi appassionati. Tra lontani ricordi e nuovi incontri, scopre una città di frontiera, avvilita e confusa, che nel tempo ha smarrito le sue anime, prigioniera di un passato che non vuole passare, in cui prosperano torbidi interessi tra politica, massoneria, istituzioni, società sportive e malavita organizzata.