Dopo interminabili preparativi finalmente un uomo ancora giovane parte per il suo giro del mondo, da solo, attraverso città urbanizzate, deserti e foreste. Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Polinesia, Thailandia, Filippine, sono alcuni dei paesi che visita. Ma l'anno è il 1987, paesaggi e stili di vita che forse non ci sono più, o, meglio, che forse spiegano situazioni attuali con cui ancora dobbiamo fare i conti. Il protagonista si aggira tra possibili affari di investimenti rischiosi e antiche tradizioni di indigeni. Scrive tutto nel suo diario ogni giorno dei 107 del viaggio, che è errabondo come lui e tra escursioni massacranti e rischiose, trova donne in ogni luogo e, sballottato tra storie d'amore vere o massaggiatrici thailandesi si trova, suo malgrado, coinvolto in scene rocambolesche. Lui vive e fotografa tutto, poi trascrive tutto. Un intrico di avventure spericolate e divertenti in un diario asciutto e crudo, che fotografa diversi stili di vita e mentalità su cui, noi lettori, soprattutto oggi, possiamo e dobbiamo meditare.