L'amministrazione del patrimonio ereditario assume una peculiare rilevanza là dove il vocato-delato abbia accettato l'eredità con beneficio d'inventario. Il contributo si propone d'individuare una regolamentazione organica della gestione conservativa espletata dall'erede beneficiato, titolare di un ufficio di diritto privato. Muovendo dall'assunto per il quale la conservazione caratterizza il profilo statico e dinamico della gestione, l'indagine si prefigge di dimostrare come l'attività gestoria sia composta da un insieme di atti teleologicamente orientati a conservare la solvibilità patrimoniale e sia funzionale alla liquidazione dell'eredità. Collocata tale attività in una dimensione procedimentale e valutati gli atti di gestione secondo una prospettiva che tenga sempre conto dell'interesse oggettivo della procedura liquidatoria, l'analisi sistematica s'incentra su taluni aspetti gestionali, nella consapevolezza dell'opportunità di operare un costante bilanciamento fra l'interesse dell'erede e l'interesse dei creditori ereditari, dei legatari e dei terzi. L'AUTORE Marco Ramuschi è dottorando di ricerca in Diritto privato nell'Università degli Studi di Firenze. Già assegnista di ricerca nel medesimo settore scientifico disciplinare presso l'Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli», ha conseguito il Diploma nella Scuola di Specializzazione in Diritto civile dell'Università degli Studi di Camerino. È autore di saggi, commenti alla giurisprudenza e altri contributi in opere collettanee.