Questo libro non è un manuale, né una storia con un lieto fine perfetto. È il racconto autentico di chi, per troppo tempo, ha visto il cibo come un nemico e il proprio corpo come una battaglia da combattere. Un percorso fatto di ricadute, riprese, piccoli gesti che diventano conquiste. Qui troverai giornate leggere ed altre pesanti, pasti vissuti con serenità e abbuffate che arrivano come onde. Ma soprattutto, troverai la voce di chi ha imparato a non odiarsi dopo ogni caduta. Perché guarire, nelbinge eating come nella vita, non è non cadere mai. È restare. È scegliersi. È iniziare a credere che, anche nella fragilità, c'è spazio per ricominciare.