Può la poesia aiutarci ad essere cuochi migliori? Provare per credere. Questo libro è un viaggio gastronomico e poetico in endecasillabi che va oltre un semplice ricettario per esplorare la cucina popolare italiana in una sorta di cammino iniziatico. Racconta l'incontro tra uno scrivano e un antico poeta, Durante (o Dante). I due, litigiosi ed umorali, intraprendono un pellegrinaggio culinario di un anno, orientandosi fra le costellazioni. Allo stesso tempo ha anche una dimensione pratica. È l'archeocuoca Cristina Conte a materializzare e rendere accessibili le ricette originali, eretiche nella loro essenzialità per l'assenza di riferimenti a orologi o bilance, in autentiche opere d'arte culinaria. Ogni piatto accenna, talvolta ironicamente, a storie di adattamento e ingegno, sottolineando l'importanza degli ingredienti di stagione. Nella trasformazione da versi in piatti concreti si dimostra come la sapienza antica possa nutrire il presente rispettando il ciclo naturale in un atto di responsabilità ambientale. Un libro, questo, non solo di poesie, da tenere sempre in cucina.