Ci sono viaggi che iniziano prima di partire. Nascosti in un sogno ricorrente, in un desiderio confuso, in quella sensazione sottile che qualcosa, da qualche parte, ci stia chiamando. Edoardo decide di ascoltare quella voce e lascia tutto per inseguire un'intuizione: un viaggio solitario attraverso il Sud America, senza programmi né certezze, alla ricerca di un altrove che è fuori ma anche, e soprattutto, dentro di sé. Dalle spiagge tropicali del Brasile alle distese sferzate dal vento della Patagonia, dalle voci dei gauchos alla solitudine del deserto di Atacama, ogni incontro, ogni paesaggio, ogni silenzio diventa parte di un percorso di trasformazione. Tra autostop, ostelli, amori inattesi, piogge improvvise e tramonti che non si dimenticano, Un viaggio alla fine del mondo è un racconto sincero e poetico sul potere del viaggio come rito di passaggio, sulla libertà, sul lasciar andare e sul ritrovarsi. Un libro che parla a chi ha sognato almeno una volta di perdersi per riscoprirsi.