Amina ha diciassette anni, è nata in Italia da genitori marocchini e vive il delicato equilibrio tra due mondi: quello della sua cultura d'origine e quello della società in cui è cresciuta. Questo diario racconta, giorno dopo giorno, il suo cammino interiore: tra amicizie, scuola, dubbi sulla fede, domande sul senso della giustizia, sulla dignità della donna, sulla pace. La scrittura per Amina non è solo rifugio, ma anche uno strumento per cercare la verità, per dare voce a pensieri che spesso restano inascoltati: i silenzi in famiglia, le contraddizioni della religione, le ipocrisie degli adulti. Amina riflette sul Vangelo, sul Corano, su Gesù e sulla figura della donna musulmana. Osserva il mondo con uno sguardo lucido e spirituale, spesso più maturo degli adulti che la circondano.Il suo rapporto con Giorgio - un compagno di scuola con cui condivide pensieri e inquietudini - diventa una guida affettuosa e profonda. Ma la realtà si fa improvvisamente più dura quando il fratello maggiore viene arrestato, e la sua famiglia viene travolta da un'ondata di vergogna e silenzi.Nel timore che il suo diario venga scoperto dai genitori, Amina decide di affidarlo a Giorgio.