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Dei fiori che rinascono

di Neri Giulio

  • Prezzo online:  € 20,00
  • ISBN: 9788864294018
  • Editore: Il Maestrale [collana: Narrativa]
  • Genere: Narrativa
  • Dettagli: p. 352
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione: 3,49 €oppure ritiro in negozio GRATUITO

Contenuto

Ai giorni nostri, in un innominato paese del Sulcis (Sardegna sud-occidentale), meno di duemila anime vivono fra l'abitato, le campagne e la foresta della vicina montagna, dalla cui cima si apre la vista sui faraglioni a mare. La comunità è scossa dalla disgrazia toccata ad Antimo Ligas: 48 anni, 130 chili. Il coma da emorragia cerebrale in cui l'uomo è sprofondato sembra la scontata conclusione di un declino iniziato anni prima. Scaricato dalla fidanzata più giovane e avviata alla carriera politica, ritrovatosi senza lavoro, Antimo si era lasciato andare a una deriva di solitudine ed eccessi alimentari. È il bell'addormentato, adesso, il ragazzone mani d'oro nei più svariati mestieri, l'escursionista-capocaccia, il figlio amorevole, l'amico leale e generoso. Gli amici storici sperano in un risveglio, contro la rassegnazione della sorella di Antimo, Olimpia. Ignazio Farci (umile pastore di api) e Stanis Manca-Vaquer (becchino erotomane con ambizioni letterarie), non si danno per vinti e indagano sugli ultimi tempi del compagno in fuga da tutti e da sé stesso. Nel suo telefonino si scoprono i messaggi con una misteriosa donna estranea alla comunità. Da subito aleggia la figura dell'ex amico Lorenzo Campoformio - traditore di Olimpia, del compare Antimo e del paese tutto - reduce da due anni di prigione per una faccenda di traffico d'armi. Ora fa il teatrante a Cagliari, presso una comune, una queer family di cui fa parte anche Niña, la fioraia che due volte a settimana espone al mercato del paese. Ma è ben più vasta la fantasmagoria di personaggi, tutti memorabili, che sfila nelle pagine del romanzo. Il villaggio-mondo ci parla, con lingua lussureggiante, di amicizie, solitudini, amori, nevrosi, narcisismi, di arte e religione, di morte e resurrezione. I fiori sono il grande tesoro della madre di Antimo e rappresentano una legge del popolo codificata a spray sul rudere di una chiesa campestre dove qualcuno ha scritto: La Pasqua è dei fiori che rinascono.