Questo libro è un percorso che cresce con i protagonisti: Robert, attore sconvolto dall'abbandono della compagna e Jane, regista, nera, lesbica, asettica in autoprotezione; lavorano in un film sui viaggi nel tempo. Il romanzo cambia e si cambia con una scrittura che si facilita partendo con il testo quasi senza racconto e si dipana descrittivo finché la storia epura la sua forma in un corsivo di quarta elementare. Si semplifica ad ogni pagina curando il lettore che si rilassa gustando l'umami sul cucchiaio delle ultime pagine. Da Londra all'Australia il film lavora sui protagonisti tra presente ansiogeno e passato ristoratore dove affiorano eventi resistenti come anguille a capodanno. In Messico si incontrano nuovi personaggi: Cynthia, Tony, i ragazzi della troupe e un investigatore privato affettuoso, ma sarà l'Islanda a portarci alla conclusione. Il filo che avvolge un attore, una regista, un bambino, un investigatore, una sorella e un soldato, è Beatrice, la donna che tinge di assenza ogni pagina. Affascina, non lascia indifferenti; senza terra e capace di fiorire in idrocoltura. Ognuno, inconsapevolmente, le darà forza per aprire la finestra su cui poggiare la torta a raffreddare.