Beatrice è una donna di trentacinque anni apparentemente serena. Ha un lavoro che le piace e che la soddisfa in uno store dove le è stato fatto quel contratto a tempo indeterminato che sognava da anni. Ha appena raggiunto il tanto desiderato traguardo di andare a vivere da sola, con gioia e orgoglio ma anche con il rammarico di non aver avuto la possibilità di farlo prima. Col tempo ha imparato a fare pace con la sua sessualità complessa e a convivere col disturbo borderline da cui è affetta, anche se il periodo estivo accentua i sintomi della sua patologia e fa riemergere le sue fragilità. Nonostante la sua vita sentimentale sia sempre stata travagliata non perde la speranza di trovare un giorno il grande amore della sua vita. Proprio durante l'estate di quello che doveva essere l'anno della sua svolta una collega di lavoro comincia a perpetrare nei suoi confronti una serie di violenze psicologiche che la faranno ricedere in una spirale di autodistruzione e pensieri nefasti. Ma sarà la frase denigratoria pronunciatale da un'altra collega a spingerla sul fondo del baratro, facendo riemergere vecchi fantasmi del suo passato e dando il via ad un effetto domino dalle conseguenze disastrose.