«Il Cammino per me è un esercizio spirituale, un particolare esercizio, che chiede di chiamare a raccolta ogni energia fisica e mentale. L'obbiettivo di tale esercizio è ancor oggi lo stesso: fare il punto sulla mia vita. È il richiamo a cercare la medesima risposta che Martin Buber sollecita ne "Il cammino dell'uomo", laddove ci spinge a riflettere bene sulla domanda che Dio lancia ad Adamo dopo la caduta: "Adamo dove sei?". Un interrogativo apparentemente superfluo, dato che Dio è onnisciente. Lui sa tutto, che bisogno avrebbe di chiedere? Se la richiesta fosse concreta, rivelerebbe un Dio che non è padrone della conoscenza e della storia. La domanda vera non è quindi rivolta per comprendere in quale parte dell'Eden si trovi Adamo in quel momento, ma a che punto sia la sua vita, il suo cammino, nel rapporto con Dio. Ecco: è questa la vera questione che ispira ogni volta a partire e che anche oggi mi conduce.