Il volume si inserisce nel dialogo tra pragmatismo ed ermeneutica, offrendo alcuni spunti innovativi e facendo incontrare tra loro i pensieri di Peirce, James, Nietzsche e Heidegger. Questi, collaborando alla ridefinizione dell'uomo e del suo agire nel mondo, guidano verso la scoperta di una realtà intimamente storica, situata, caotica e dinamica. Ciò che viene proposto è un nuovo ethos tramite cui praticare e frequentare, in maniera appunto più etica, le forme di vita tramite cui si agisce nel reale. A partire dalla parzialità del proprio modo di abitare e commerciare con il mondo, l'uomo ricalcola le possibilità della propria esistenza. Riportando al centro la praxis si allontana ogni esito relativista, nichilista e metafisico: non vi è più alcuna promessa futura verso cui orientarsi ma solo l'immenso e attuale potere creativo umano. L'uomo assume un senso sempre nuovo solo a partire dai modi con cui agisce nel mondo e tramite cui dona un significato al mondo stesso.