ACCEDI

Nessun account trovato. Riprova.


Login
Orari Negozio:

Lunedì

: 15.30-19.30

Martedì-Sabato

09.00-12.30/15.30-19.30

Orari Negozio

Lunedi': 15.30-19.30
Martedi'-Sabato 09.00-12.30/15.30-19.30

Lina. La hija negada

di Ingegno Alfredo

  • Prezzo online:  € 20,90
  • ISBN: 9791224011040
  • Editore: Youcanprint
  • Genere: Narrativa
  • Dettagli: p. 300
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione: 3,49 €oppure ritiro in negozio GRATUITO

Contenuto

La vicenda personale del Commissario di Pubblica Sicurezza Giannetto si intreccia con la storia del ventennio compreso tra le due guerre. Siciliano di origine, assegnato a commissariati del Nord Italia, è testimone del cambiamento politico, sociale e culturale che trascina il paese nel fascismo e lo conduce ad un nuovo conflitto. Lina, la figlia abbandonata in brefotrofio e adottata molti anni dopo, è il motore immobile e inconsapevole delle vicende che costituiscono una trama composita che si dipana tra relazioni personali e fatti storici minuziosamente documentati. I personaggi femminili si muovono su fronti opposti: la compagna Ilde, cresciuta nell'elegante opulenza della borghesia marchigiana, vittima e carnefice della scellerata decisione di abbandonarne la figlia neonata, accompagna il Commissario in una relazione complessa e morbosa, cui tuttavia il protagonista non riesce a sottrarsi; Camelia, l'amante impegnata nella lotta antifascista, che genera nel Commissario la scintilla della consapevolezza personale e sociale, e rimane nel suo cuore fino alla conclusione, determinandone una sorta di vocazione ad una più sincera e partecipe esistenza. La caratteristica dominante del Commissario è in essenza proprio la sua umanità, il suo essere semplicemente un uomo pieno di dubbi, egoismi, reticenze e debolezze: un uomo che tenta un percorso di crescita verso se stesso e il prossimo, in una sorta di riscatto morale che non ha nulla di eroico né di straordinario. Il lettore viene immerso in una storia già iniziata e condotto attraverso i tempi e i luoghi di un'Italia ora risplendente ora cupa, fino ad una conclusione che in qualche modo non termina con gli eventi ma, a sorpresa, ne prende le distanze e permette una riflessione più distaccata e serena sulle vicende umane dei protagonisti, sul loro miracoloso e terrestre muoversi nella Storia.