Francesca Farina accetta ancora una volta la sfida e ricama una sequenza di componimenti che riescono a trasportare il lettore attraverso quei rintocchi che soltanto un bagaglio culturale maturo riesce a segnare sulla pagina. Per lei la ricerca della rima e dell'endecasillabo non è controcorrente: è, piuttosto, un gesto di fedeltà alla musicalità naturale della lingua, un atto di rispetto verso una forma che ha attraversato i secoli, custodendo emozioni e pensieri con eleganza e precisione. Non si tratta di un ritorno nostalgico al passato, ma di una scelta consapevole, viva, che riconosce nella misura e nell'armonia un valore ancora attuale. Prefazione di Antonio Spagnuolo.