Roma, 1822. Marzio Moretti è un uomo tormentato. Ancora segnato dagli orrori della campagna di Russia, vissuti da giovane chirurgo al seguito dell'armata napoleonica, deve ora nascondere le sue simpatie repubblicane in una città oscurantista in cui brulicano le spie pontificie. Membro della Confraternita dei Sacconi Rossi, che si fa carico di raccogliere e seppellire sull'Isola Tiberina le vittime del Tevere, Marzio vi assolve il compito di anatomista, stendendo anonime relazioni per la polizia sulle cause delle morti. E approfitta di quel lavoro per portare avanti in segreto i suoi studi sull'elettricità animale. Anche perché, dal suo passato al seguito di Napoleone, ha ereditato un enigmatico papiro egizio che sembra anticipare di millenni la controversa teoria scientifica di Galvani e Aldini. Quando un'alluvione si abbatte su Roma e il Tevere rompe gli argini, tra le decine di cadaveri Marzio rimane sconcertato di fronte a quello di una donna che non reca segni di annegamento, bensì chiare tracce di folgorazione. E poi ne compare un altro, e un altro ancora. Mentre voci popolari parlano di un Carro dei Morti che si aggira nella notte in prossimità dei cimiteri e lungo le sponde del fiume, Marzio si convince che qualcuno sta eseguendo esperimenti efferati non solo sui morti, ma anche sui vivi. Aiutato da Martina, orfana ribelle, amante e complice, si lancia allora in una ricerca frenetica nel mondo sommerso di Roma, dove tra palazzi signorili e vicoli invasi dal fango, resti di templi e bordelli, convegni di carbonari e retate degli agenti del papa, sta maturando qualcosa di oscuro... Chi sta cercando di sfidare la morte? E a quale prezzo?