L'autobiografia di Giovanni Arcai, un uomo che da semplice orfanello nella Sardegna rurale si riscatta sino a diventare prima un carrista decorato in Africa Settentrionale, poi a vincere il concorso di magistratura e insediarsi a Brescia, quale capo dell'Ufficio Istruzione Processi Penali, dove fa molto parlare di sé. Una vita intensa, piena di passione e di una vis polemica che lo renderà uno dei magistrati più noti in Italia fra gli anni Cinquanta e Settanta. Giovanni Arcai è nato a Cuglieri (OR) da genitori morti giovani. Con la forza della determinazione e le sue non comuni doti intellettuali, passando attraverso la guerra nel deserto, diventerà un simbolo del riscatto della povera gente a Brescia, ove vivrà con la moglie Speranza e i quattro figli, esercitando la funzione di magistrato indefesso e ricco di umanità, sino alla morte intervenuta nella Pasqua del 2004. A cura dei figli sono stati pubblicati postumi "Non gli bastano le stelle?" (preludio alla sua biografia) e "Le Colonne Infami", ove tratta della Colonna Infame del 1630 e di quella del primo processo sulla Strage di Piazza Loggia, ove venne coinvolto e poi assolto il suo più giovane figlio, e il processo a Enzo Tortora, al quale collaborò con la difesa per ottenerne l'assoluzione in appello.