Santiago de Compostela è una di quelle mete da non prendere alla leggera, da qualunque parte si voglia partire per arrivarci, ma, per chi è ben motivato e decide di metterti in gioco, c'è molto tempo per riflettere e riordinare ogni priorità, perché la strada è sempre là, con l'immutabile Santiago ad attendere al termine del cammino. Io ci sono tornato tre volte a piedi e lungo differenti itinerari perché, quando decidi di percorrere quelle antiche vie per la prima volta, non ti rendi conto che è l'inizio di una specie di contagio che ti costringerà a tornare, ma questo non avviene subito. Prima, bisogna lasciar decantare i ricordi di infinite e faticose tappe, poi, una specie di autocensura provvederà a minimizzare e forse cancellare quelle cicatrici, lasciando aperta la memoria solo ai momenti gioiosi ed esaltanti, quelli responsabili dello stato di grazia in cui si trovano tutti i camminatori che giungono stanchi davanti alla Basilica del Santo, magari guardati pure con distacco e curiosità da turisti con ancora la piega della stiratura sui pantaloni... Qui, sono raccontati i tre viaggi: Camino Francés, Caminho Português e Ruta de la Plata, con l'aggiunta della Semana Santa in Andalusia.