La comunicazione è un'attività cooperativa tra più persone in cui i significati di ciascuna transazione sono costruiti insieme da tutti gli attori impegnati nel comune lavoro di prestarsi reciprocamente attenzione. Le strutture interpretative fondanti sono i giochi comportamentali e conversazionali. Perché gli attori entrino in gioco, devono essere motivati sul piano emotivo e cognitivo: la contrattazione relazionale è importante quanto e più di quella legata al contenuto specifico della comunicazione. Il libro ripercorre l'evoluzione della comunicazione dagli animali all'uomo ritrovandone le origini nell'espansione della corteccia cerebrale. Delle due modalità essenziali di comunicazione, quella extralinguistica e quella linguistica, vengono descritte le primitive comuni e le differenze essenziali. Dal punto di vista ontogenetico, l'autore traccia la linea di sviluppo normale, a partire dall'emergere della competenza comunicativa del bambino fino ai processi di decadimento fisiologico; delinea inoltre le più importanti patologie della comunicazione, degenerative o traumatiche. La parte dedicata alla pragmatica clinica analizza sia l'interazione tra medico e paziente, sia quella tra psicoterapeuta e utente. Di entrambe l'autore spiega il costituirsi e lo svolgersi all'interno di un cammino comune volto a migliorare il benessere fisico e mentale.