Ripensare il teatro. Il rapporto tra teatro e pubblico alla luce delle nuove teorie cognitive
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Prezzo online: € 22,00
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ISBN:
9791222320632
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Editore:
Mimesis [collana: Eterotopie]
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Genere:
Teatro
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Dettagli:
p. 238
Disponibile su prenotazione.
Contenuto
La comunicazione tra scena e platea era pensata provenire separatamente da emozioni e pensiero. Gli studi neuroscientifici hanno messo in luce che l'emozione è parte costituente del modo di essere e di pensare e informa la cognizione. Inoltre la scoperta di Rizzolatti e team dei mirror neurons che permettono la stessa sensazione corporea e uditiva in chi vede e chi ascolta inducono a riflettere sulla centralità del corpo nella comunicazione con lo spettatore. "Il corpo conosce" e la "musculatura ha una sua memoria dell'azione" di Decroux e Artaud, ricercati da Grotowski col lavoro sui risonatori, trovano conferma scientifica e informano la ricerca sulle proprietà del suono, delle sensazioni e della parola dell'anglosassone Simon McBurney, tra gli altri. Gli studi di Edelman e Damasio hanno evidenziato che la mente procede in primo luogo per associazione metaforica e Fauconnier e Turner hanno teorizzato che il pensiero progredisce per integrazione concettuale. Questo spiega il blending tra attore e personaggio che l'attore deve fare e che anche lo spettatore fa, ma in modo molto più complesso, apportando i propri quadri di associazione. Le ricadute di questi ritrovamenti sulle nuove regie e sullo spettatore sono esplorate nel teatro di Sarah Kane, in quello di Ivo van Hove, mentre lo spettatore si scopre avere un nuovo ruolo nel teatro immersivo e in quello digitale.
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