"Tahiti: Utopia" è un romanzo visionario che mescola storia alternativa, fantascienza e riflessione politica. Il racconto si svolge in un universo distopico dove la Slovacchia, oppressa e schiacciata dal dominio austro-ungarico, decide di cercare un futuro migliore spostando l'intera nazione sull'isola di Tahiti, con l'obiettivo di creare una nuova patria libera. Il protagonista, il generale Milan Rastislav Stefánik, eroe e figura chiave nella storia slovacca, guida questa migrazione, convinto che la creazione di una "Nuova Slovacchia" in un paradiso lontano possa offrire una seconda possibilità al suo popolo. Attraverso una narrazione che alterna momenti di intenso realismo storico e riflessioni filosofiche, il romanzo esplora il fallimento delle utopie e l'impossibilità di sfuggire alle dinamiche di potere e conflitto anche nei luoghi più remoti e incontaminati. Il sogno di una società perfetta si scontra con le difficoltà concrete dell'esilio, delle differenze culturali e delle tensioni etniche, e lo scenario paradisiaco di Tahiti si trasforma presto in una distopia.