Eyal Sivan. Il cinema di un'altra Israele
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Autore lontano dalle formule abusate del cinema politico, Eyal Sivan racconta Israele come nessun altro. Dall'interno, secondo un'interrogazione appassionata del passato e della memoria, con uno sguarda rivolto al presente e alla realtà del mondo. Da "Uno specialista", cronaca sulle tracce di Hannah Arendt del processo al burocrate dell'Olocausto Adolf Eichmann, a "Route 181", viaggio lungo la linea di confine di un possibile Stato binazionale, ad "Aus Liebe zum Volk", immersione nel modernissimo sistema di controllo della Germania Est, Sivan ci invita a una lettura che rovescia le certezze consolidate degli immaginari occidentali. Il suo dispositivo cinematografico, spostando l'attenzione dalle vittime ai colpevoli, rivendica il primato della responsabilità e della giustizia. Lo spettatore trova nei suoi film visioni nuove, spiazzanti, problematiche.
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