Calibano. L'Opera e il mondo. Vol. 4
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Contenuto
Un'opera, un'opinione, una figura ai margini: nel quarto numero di «Calibano», la rivista dell'Opera di Roma, il protagonista è l'outsider - colui che non si conforma, non si addomestica, non si integra. Attorno al personaggio di Peter Grimes, emblema tragico dell'esclusione, si compone un mosaico di voci, visioni e linguaggi che indagano il confine tra norma e alterità, potere e marginalità, dentro e fuori. Dagli outsider queer di Patricia MacCormack alla lettura poetica (e inquietante) di Carmen Gallo sulle origini letterarie del pescatore di Aldeburgh, dal confronto tra Pasolini e David Wojnarowicz proposto da Gian Maria Annovi fino all'autobiografia spiazzante e lucidissima di Janek Gorczyca, questo numero esplora i margini come luoghi di possibilità. Margini reali, simbolici, sociali, digitali - come racconta Viola Stefanello in un saggio che è anche un memoir della Rete. Immagini create con intelligenza artificiale da Elena Manferdini e interventi critici firmati da Christian Raimo, Nicolò Palazzetti, Paolo Mereghetti, Marinella Senatore, Vanni Santoni e molti altri compongono una rivista che non si limita a commentare l'opera, ma la attraversa, la rovescia, la espande. Un numero necessario in tempi in cui chi è fuori resta spesso muto, o viene messo a tacere. Con «Calibano», le sue voci trovano parola.
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