Il carapace è una raccolta di diciannove racconti inseriti in una cornice narrativa. Fabrizio, il narratore, è un giornalista che descrive nel suo diario un anno di vita, nel corso del quale deve affrontare una dura battaglia per la sua salute ed altri importanti cambiamenti. Temendo di avere poco tempo, egli si affretta a completare i suoi racconti. Decide di chiamare la sua raccolta Il carapace, in riferimento alla forte corazza di alcuni animali, come le tartarughe e le conchiglie, che ne protegge la parte più tenera e che si mantiene a lungo intatto dopo la loro morte. Dunque questo titolo evoca una sorta di scudo con cui il narratore, Fabrizio, affronta la malattia e allo stesso tempo simboleggia il segno imperituro del messaggio che, attraverso la scrittura, vorrebbe lasciare ai propri lettori. All'interno di questa cornice si trovano distribuiti i racconti, storie nella storia, che si distaccano dal filone principale del diario per trattare vari temi attraverso parole e vicende dei vari personaggi. L'autrice narra le scene della loro esistenza senza pregiudizi o moralismo, senza definire torto e ragione. Ci appare così il mondo in cui viviamo, realtà controversa e difficile, nella quale, però, non tutto è negatività: molte storie, infatti, mostrano il lato positivo dell'essere umano, soprattutto quando scopre in sé la voglia di credere ancora nei sentimenti e nella vita.