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Fascismo e musica. Le «Celebrazioni della Sardegna» del 1937. I temi e gli argomenti

di Quaquero Myriam

  • Prezzo online:  € 18,00
  • ISBN: 9788875418717
  • Editore: Gaspari
  • Genere: Musica
  • Dettagli: p. 160
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Le Celebrazioni della Sardegna del 1937 rappresentano una testimonianza importante sul rapporto contraddittorio del fascismo con la musica, ma anche una dimostrazione del forte richiamo esercitato dalla musica popolare. A partire dal secondo dopoguerra, anche grazie al durissimo dibattito fluito dalle Celebrazioni, si creano le condizioni perché i musicisti possano davvero confrontarsi con i repertori della tradizione. È dal forte spirito identitario della Sardegna che sono poi scaturiti gli studi degli etnomusicologi Pietro Sassu e Ignazio Macchiarella, dei compositori Franco Oppo e Vittorio Montis e dei tanti giovani compositori, musicisti e studiosi appassionati della musica sarda cresciuti nelle loro scuole. Se nel primo volume di "Fascismo e musica" si è visto come Mussolini non sia mai completamente caduto nella tentazione di creare un'effettiva "Arte di Stato", il secondo volume di "Fascismo e musica. Le "Celebrazioni della Sardegna" del 1937. I temi e gli argomenti" dimostra l'importanza e l'attualità delle problematiche affrontate in campo musicale dal regime negli anni della proclamazione dell'Impero. L'ambigua trama che si snoda intorno a Casella e Malipiero, con le continue condanne del neoclassicismo e della musica moderna, è ripresa dalla relazione di Ennio Porrino al III Convegno Nazionale dei Musicisti, che si svolge a Cagliari nel corso delle Celebrazioni del 1937 ed è amplificata da ulteriori articoli dello stesso Porrino e di Francesco Santoliquido nei mesi immediatamente successivi. Ma in realtà, a dispetto di un'ultra pubblicizzata "autarchia" culturale, durante il ventennio fascista viene alla luce un paesaggio musicale ampio e articolato, dove si sviluppa una molteplicità di espressioni, tra le quali - anche per ragioni storiche e politiche - assume un ruolo speciale la musica popolare.

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