Anni Sessanta, ai piedi del monte Summano, in prossimità delle Prealpi venete, Antonio decide di piantare una vigna per riscoprire i piaceri della terra. Al suo fianco il parroco del paese, un uomo dotato di una profonda saggezza, l'amata moglie in attesa del loro primo figlio, il padre, reduce della Grande Guerra e l'immancabile supporto di un esperto di viticultura. Sullo sfondo della terribile alluvione del '66, il romanzo affronta i passaggi fondamentali, necessari all'avvio del vigneto. La memoria storica rinasce dall'intreccio tra finzione e cronaca, in un romanzo che unisce, con autenticità, le credenze e le tradizioni di un territorio, un sapere che non deve andare perduto. Relazioni che si consolidano nel tempo, citazioni, curiosi aneddoti e riferimenti religiosi, l'idea è di regalare ai lettori ricordi intrisi di emozioni vibranti.