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Egemonia e consenso. Ideologie visive nell'arte italiana del Novecento

Egemonia e consenso. Ideologie visive nell'arte italiana del Novecento

di Del Puppo Alessandro

  • Prezzo online:  € 18,00
  • ISBN: 9788822904249
  • Editore: Quodlibet [collana: Quodlibet Studio. Storia Dell'arte]
  • Genere: Arte
  • Dettagli: p. 192
Disponibile su prenotazione.
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Dieci casi in cui l'arte italiana del Novecento è incappata in tagliole ideologiche. Un Tintoretto «fascista» nel 1937, un Courbet «comunista» nel 1954, una farsesca occupazione all'Accademia di Venezia nel 1968. Nel mezzo: alcuni autori eccentrici, messisi pericolosamente di traverso rispetto al mainstream (di volta in volta: Luigi Spazzapan, Corrado Cagli, Leoncillo). Le pagine insurrezionali e ancora oggi memorabili con cui Antonio Banfi distinse moralismo e moralità, insegnando qualcosa di molto importante anche agli artisti. E poi: Ignazio Silone che copia parola per parola Avanguardia e kitsch di Clement Greenberg per tracciare però un'idea tutta sua di arte cristiana e pauperista. L'entente cordiale tra Guttuso e Burri al di fuori degli schieramenti politici e ben dentro la grammatica e la sintassi della buona pittura. La rilettura dell'arte bizantina da parte di Osvaldo Licini e di Lucio Fontana come viatico per un'idea di arte italiana e moderna. Storie che scavalcano i decenni e le cronologie usuali, le cesure di comodo e le svolte generazionali; storie che tracciano una parabola dell'arte italiana e forse dicono anche qualcosa sull'essere stati italiani nel Novecento.

Vuoto