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Il tramonto della Langobardía minor. Longobardi, saraceni e normanni nel Mezzogiorno (X-XI sec.)

Il tramonto della Langobardía minor. Longobardi, saraceni e normanni nel Mezzogiorno (X-XI sec.)

di Indelli Tommaso

  • Prezzo online:  € 16,00
  • ISBN: 9788855250146
  • Editore: Francesco D'amato [collana: Canis Maior]
  • Genere: Storia
  • Dettagli: p. 302
Non Disponibile
Spese di spedizione:
3,49 €

Contenuto

Il X secolo è, storiograficamente, il "secolo di ferro". L'Europa carolingia fu devastata da nuove "invasioni barbariche", dopo quelle che determinarono il crollo dell'impero romano, e popoli sconosciuti minacciarono i suoi confini: Normanni, Magiari, Saraceni. I re e gli imperatori erano ridotti, ormai, a figure simboliche. Mentre gran parte del continente europeo regrediva a livelli economici e demografici antecedenti la breve stagione della "rinascita carolingia" , nel Mezzogiorno d'Italia, la Langobardia minor, erede del regno fondato da Alboino, si frammentava nei principati di Benevento, Salerno e Capua. Il Mezzogiorno partecipava al processo di generale dissoluzione delle eredità del passato, ma, grazie alle personalità straordinarie di Pandolfo I Capodiferro di Capua e Guaimario IV di Salerno, l'eredità politica, culturale ed etnica dei Longobardi riuscì a ritrovare la forza per contrastare l'espansione militare dell'Islam mediterraneo. Ripercorrendo gli eventi che caratterizzarono l'ultima - ma anche la più intensa - stagione di vita della Langobardìa minor, il libro si sofferma non solo sulle personalità dei principi, legislatori e condottieri, in grado di segnare un'epoca, ma anche sugli uomini di Chiesa e di cultura, sui monaci e i medici, i poeti e gli eruditi come Desiderio di Montecassino, Alfano di Salerno, Costantino l'Africano, Trotula de Ruggiero. Accanto ad essi, le grandi personalità dei papi della Riforma ecclesiastica - Leone IX, Niccolò II, Gregorio VII - alle prese con la corruzione della Chiesa, la lotta contro gli imperatori germanici, lo scisma degli Ortodossi, le incursioni dei Saraceni e dei Normanni. Tutte furono figure emblematiche costrette, loro malgrado, a misurarsi con un'epoca dura, ma non aliena da grandi e significativi cambiamenti culturali.

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